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MESSAGGIO DI SALUTO A DON STEFANO PIERALLI

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Scritto da  | Pubblicato in: La Chiesa

Era il 7 settembre 2008 quando abbiamo iniziato una bellissima avventura insieme: parroco e parrocchiani, pastore e popolo.

Quella domenica mattina è iniziato un cammino durato cinque anni. Certo, potrebbero sembrare pochi, ma in così poco tempo, siamo riusciti a concentrare più di quanto ci si potesse aspettare. Lo sai, Don Stefano, non ci sono mai piaciuti gli addii, né a te, né a noi, eppure si potrebbe pensare a questo distacco come un addio, un allontanamento definitivo, ma tutti sappiamo innanzitutto che questo è un distacco solo fisico, materiale, non spirituale (perché sappiamo che tu sarai sempre presente nei nostri cuori e nella nostra preghiera e siamo sicuri anche del contrario) perciò consideriamo questa separazione,questo tuo passare dalla Firenze del Sud(la nostra Lecce) alla tua Firenze del Nord,solo come un arrivederci. Sì,sarai presente nel nostro cuore, un cuore che batte, perciò un cuore che riposa, un cuore che riposa solo quando lavora(come ci hai sempre detto),quando prova sensazioni d’amore e d’affetto come quelle che tu fai provare a noi.

Cinque anni fa eravamo una comunità che aveva voglia di crescere e grazie a te è cresciuta; anche se con tutte le avversità che ci sono state siamo maturati insieme a te nella fede. Forse il tuo scopo era proprio questo: aumentare in noi la fede per farci sperimentare sempre più l’amore di Dio. Sì, in questi cinque anni siamo cresciuti (nel cuore) grazie ai tuoi insegnamenti, grazie alla tua lotta continua contro chi cercava di ostacolarti,la tua infinita pazienza,la tua fiducia… e ti ammiriamo soprattutto perché non hai mai imposto nulla, lasciando ad ognuno la propria libertà di agire, magari di sbagliare e ritornare sui propri passi.

Lungo questi cinque anni ti sei fatto conoscere sempre di più dimostrandoti accogliente, mite, capace, umile…e così,con il trascorrere del tempo,da quella piacevole sensazione di aver incontrato una persona semplice e dolce,tutto è venuto da sé,in modo naturale… Un giorno hai detto: “Mi sto innamorando di Papa Francesco…” quest’innamoramento è avvenuto proprio per la somiglianza tra i vostri caratteri. Papa Francesco predica l’umiltà, la semplicità, come tu hai fatto per cinque anni in questa comunità. Ci piace quando nelle omelie includi anche te, ad esempio quando dici: “siamo peccatori”; poiché molto spesso non succede che un sacerdote inserisca se stesso nella fascia di coloro che sbagliano, (forse perché a volte durante l’omelia si dimentica di essere un uomo).

Tu ci dici sempre che se fossimo tutti perfetti, saremmo tutti Dio, e ciò sarebbe un disastro. Ecco perché l’uomo deve approfondire la conoscenza di Dio sempre più. Durante un incontro con i giovani ci hai confidato che il momento della giornata che preferisci è quello dedicato allo studio, alla meditazione, alla preghiera, al perfezionamento del rapporto d’amore con Dio… e questo amore lo esterni a tutti nelle omelie, nelle confessioni, nelle chiacchierate, anche solo con uno sguardo. All’inizio non è stato semplice per tutti abituarsi al tuo carattere pacato, quieto, composto, silenzioso;ma proprio grazie a questo tuo carattere sei riuscito a farci apprezzare il silenzio. Nella società di oggi è molto difficile, soprattutto per noi giovani, gustare il silenzio, eppure tu sei riuscito dolcemente a farlo entrare sempre di più in questo gruppo, ed ora sappiamo che questo silenzio non è mutismo, ma è un silenzio in cui chi parla non sono più le nostre labbra,bensì il nostro cuore.

Hai sempre tenuto ad includere quanta più gente possibile nelle attività parrocchiali: gruppi famiglie, gruppo giovani, campi estivi,dando un’importanza sempre maggiore all’unione tra i membri di questi gruppi, (infatti non ti sono mai piaciuti i sottogruppi,laddove c’era un gruppo unico). Compagno di viaggio,amico,confidente…questo sei stato per ognuno di noi:un amico con il quale poter ridere e scherzare,con il quale crescere,confidarsi,volersi bene,AMARSI… E per noi ragazzi un nonno,un padre…già,un padre,perché giorno dopo giorno,con amore,dolcezza e pazienza ti sei preso cura di noi e ci hai voluto bene come un padre,e ci facevi sorridere quando,durante gli incontri,ci chiamavi “figlioli”,perché tu lo dicevi scherzando con il sorriso sulle labbra,ma noi quel legame l’abbiamo sentito davvero!

Ci hai presi sotto le tue ali pronto a custodirci e sostenerci nel nostro cammino,e come un padre ci hai donato tutto te stesso.Ci hai insegnato che l’amore è nulla senza il perdono;che “l’altro” seppur diverso da noi,va amato,accolto e rispettato perché chiunque incroci il nostro cammino è un dono del Signore;che il silenzio accompagnato ad un sorriso talvolta è il miglior modo per accogliere il prossimo,che bisogna donarsi gli uni gli altri con tutto il cuore…ma soprattutto,ci hai insegnato che se abbiamo Gesù nella nostra vita,non abbiamo bisogno di altro. Un padre che incita sempre al perdono,un padre che allontana dai pensieri dei suoi figli l’esclusione dell’altro, l’angoscia, il dolore, sempre con una buona parola ed una risposta azzeccata.

Un padre sempre disponibile ad accettare qualsiasi richiesta, un pastore esemplare, un parroco perfetto.…basta pensare alla venerazione di Maria attraverso la preghiera comunitaria del S.Rosario quotidiano, alla devozione ad alcuni dei principali Santi della Chiesa: Santa Teresa d’ Avila, Sant’ Agostino, Santa Teresina del Bambin Gesù… che ricorrono spesso nei tuoi discorsi; e all’’adorazione di Gesù Sacramentato tutti i giovedì ed ogni primo venerdì del mese.

Ed è stato proprio il tuo infinito amore per il Signore,che ci ha conquistati;la dolcezza con cui pronunci il Suo nome,il tuo sguardo innamorato quando ce ne parli…E con lo stesso sguardo innamorato,noi oggi guardiamo te,perché,sebbene possa sembrarti esagerato,tutti noi,adulti e ragazzi, di te ci siamo innamorati,della tua immensa bontà e dolcezza,della tua pazienza,dei tuoi sorrisi,della tenerezza nel tuo sguardo,della tua umiltà,dei tuoi silenzi,della tua forza,del tuo essere stato sempre disponibile e presente per chiunque sia venuto a bussare alla porta del tuo cuore. L’amore che provi per noi pensavamo di conoscerlo fino in fondo,ma averti visto zoppicare per tutto questo tempo anche al campo-scuola ci ha colpito molto…Sei sempre stato testardo,ma d’altronde come potevamo fermarti?Non era il tuo piede a camminare,ma il tuo cuore! E quando il cuore esplode di un amore così grande,tutto diventa possibile!

E per questo,non possiamo che dirti GRAZIE. GRAZIE per aver tenuto alla nostra comunità e per aver voluto bene ad ognuno di noi indistintamente e incondizionatamente,GRAZIE per ogni indimenticabile istante che abbiamo condiviso,GRAZIE per tutte le risate,le chiacchierate e i consigli,GRAZIE per la libertà che ci hai sempre dato,GRAZIE per essere entrato nel nostro cuore,per averci permesso di conoscerti e apprezzarti,GRAZIE per esserti fatto volere così bene,GRAZIE per tutto ciò che ci hai donato in questi meravigliosi 5anni!!! Una sera,durante un’omelia ci hai detto:“non voglio lasciarvi belle parole,perché le parole prima o poi si finisce per dimenticarle,l’unico mio desiderio è lasciarvi Gesù”,e ci sei riuscito;ma insieme a Gesù hai lasciato dentro ognuno di noi una traccia indelebile,un sorriso negli occhi e nel cuore,una parte di te,che farà sempre parte di noi!Ora inevitabilmente qualche lacrima starà rigando il viso di molti di noi,ma ancora una volta,grazie a te sappiamo che le lacrime,di gioia o di dolore,sono sempre lacrime d’amore,e proprio in virtù di quest’amore,seppur lontani,resteremo uniti;e se è vero che “IL CUORE RIPOSA QUANDO LAVORA”,allora ti promettiamo che il nostro continuerà a lavorare per molto tempo ancora! Felici per te e per questo tuo ritorno a casa,ti auguriamo il meglio e che tu possa ritrovare la serenità e l’armonia di cui hai bisogno.

GRAZIE DI CUORE,PER TUTTO! Ti vogliamo bene Don Stefano! Con affetto,la tua comunità

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Ultima modifica il Venerdì, 08 Novembre 2013 18:11

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